Talassoterapia: storia di benessere

Dal greco thalassa (mare) e thérapeia (trattamento), la talassoterapia è un tipo di terapia  conosciuta sin dall’epoca dei greci e romani, ma usata per la prima volta nel XIX secolo in Bretagna. Nonostante i benefici apportati dalla talassoterapia non siano scientificamente provati, molti la consigliano nel trattamento di diverse patologie, come la dermatite o psoriasi, ma anche problemi estetici. Infatti l’acqua marina combatte:

  • l’effetto “buccia d’arancia”, grazie alle sue proprietà drenanti;
  • smagliature, dove i sali vanno a rendere la pelle più elastica;
  • elimina il sebo dal cuoio capelluto e combatte la forfora, grazie ad alcune sostanze presenti nel mare;
  • aumenta il metabolismo, grazie allo iodio che brucia i grassi.

 

Ma di cosa si tratta?

È un trattamento basato sulla azione curativa del clima marino, dello stesso mare e dei suoi prodotti (sabbia, sale, alghe, fanghi…). Generalmente, quando un corpo viene immerso in acqua di mare tiepida, attraverso un processo di osmosi, questo assorbe i minerali e gli oligoelementi di cui ha bisogno per ristabilire l’equilibrio dove ci sono scompensi.

Ma anche le alghe giocano un ruolo importante: dal potere antibiotico e batteriostatico, riducono il ristagno linfatico, riattivano la microcircolazione sanguigna e drenano. Anche altri componenti dell’ambiente marino vengono utilizzati, come la sabbia e i fanghi. Proprio per questa alta varietà di elementi disponibili, la talassoterapia può comprendere diversi trattamenti, che si differenziano l’uno dall’altro dal componente marino che sfruttano.

Club Motus propone:

ThalassoSPA, un trattamento che combatte gli inestetismi più evidenti, al fine di rendere la pelle luminosa e tonica. Tutto questo grazie all’utilizzo di alghe ed estratti marini naturali provenienti da una zona della Bretagna (classificata Riserva Mondiale della Biosfera dall’UNESCO), dove si trovano acque tra le più pure al mondo.

Si differenzia in:

  1. snellente modellante: viene innanzi tutto fatto un massaggio con lo scrub, dall’azione purificante, che andrà ad attivare la microcircolazione. Verrà risciacquato e poi applicato il fango nelle zone con maggiore adiposità. Il cliente verrà avvolto in un foglio di cartene, perché il calore aiuta la naturale azione dei Sali e dell’argilla marina. Il fango, dopo la posa, verrà sciacquato sotto la doccia e si procederà infine col massaggio drenante, con una crema a base di principi attivi lipolitici.
  2. anticellulite drenante: viene fatto un massaggio iniziale con lo scrub, che già andrà a remineralizzare i tessuti e riattivare il microcircolo. Sciacquato lo scrub, verrà steso il fango nelle zone con maggiore ritenzione liquida. Il cliente verrà avvolto con un foglio di cartene, in quanto il calore aumenta l’efficacia e l’azione del fango e dei sali. Il fango verrà sciacquato con una spugna dall’estetista e successivamente verrà applicata una mousse che amplifica le funzionalità del fango, oltre che avere effetti drenanti. Infine, si esegue un massaggio drenante con una crema salina, ad effetto drenante e modellante.
  3. tonificante rassodante: viene fatto uno scrub, che, grazie al massaggio, verranno asportate le cellule morte e verrà stimolato il rinnovamento cellulare. Si procede con il risciacquo, ed in seguito, all’applicazione di un gel rassodante e tonificante, che stimola il metabolismo cutaneo. Il cliente verrà avvolto in un foglio di cartene, perché col calore vengono meglio attivate le proprietà del gel. Alla fine della posa, il gel viene sciacquato e viene applicata una mousse rinfrescante che va a rassodare e contrasta la precedente azione termica. Assorbita la mousse, si passa all’applicazione del siero, massaggiato fino al suo completo assorbimento. Il trattamento termina con un massaggio tonificante, che va a completare l’azione di rassodamento e favorisce la penetrazione e l’attività di tutti i prodotti precedentemente applicati.

 

I trattamenti ThalassoSPA possono farli tutti ad eccezione di persone che soffrono di particolari patologie come:

  • ipertensione e malattie cardiache (il sale aumenta la circolazione sanguigna e può causare problemi)
  • patologie del sistema nervoso, come l’epilessia, a causa della troppa presenza di iodio;

Alcune controindicazioni esistono anche per le donne in gravidanza o che allattano al seno. Anche se sono stati sviluppati trattamenti privi di rischi, è consigliabile chiedere consiglio al proprio medico prima di sottoporsi al trattamento.

 

Fonti: